Villa Valmarana risale alla seconda metà del ‘600 e una mappa dell’Architetto Muttoni del 1701 testimonia come la Villa fosse circondata da giardini. Nella seconda metà del ‘700 mentre i Tiepolo affrescano gli interni, il giardino aveva già un assetto ordinato con statue, giochi d’acqua, viali e terrazze degradanti. Elena Garzadori, moglie di Giustino Valmarana, dal 1785, riordina il giardino con numerose statue, fra cui “i Nani” sul muro di cinta.
Il parco costituisce un unicum organico con il corpo edificato, rendendo inscindibile il naturale e l’artificiale; è luogo in cui si intrecciano le storie dei Nani e delle ninfee, e il gusto esotico del giardino e del bosco con il padiglione che richiama la pagoda cinese.
PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU
Nel 2022 Villa Valmarana ha partecipato al PNRR e ha ottenuto un finanziamento per recuperare il Giardino Storico.
Il Bosco e gli antichi terrazzamenti, attualmente non visitabili, verranno ripristinati e valorizzati. Mentre, il Parco Anteriore, Il Giardino all’Italiana e il Parco Posteriore, attualmente aperti al pubblico, verranno arricchiti e perfezionati.